«Maris Mediterranei Pars» ; "Parte del Mar Mediterraneo" , questi fogli rappresentano una serie cartografica del Mediterraneo occidentale, in cui ci avviciniamo alla Spagna dopo la Reconquista e l'estensione aragonese nel Mediterraneo.
Con l'avanzare della Reconquista, i regni cristiani prosperarono verso sud, e furono recuperati i Regni di Toledo nel 1085, di Siviglia nel 1248, di Córdoba nel 1236, di Jaén 1246, di Murcia nel 1258, nell'orbita castigliano-leonese , dall'Algarve nel 1249, sebbene conteso, in orbita portoghese, e da Valencia nel 1238 e da Maiorca nel 1231 in orbita aragonese. E così continuò fino al culmine della riconquista con l'annessione del Regno di Granada da parte dei Re Cattolici nel 1492.
L'Aragona, oltre ad estendersi verso sud, si spinge verso est in cerca di commerci, e si annette le isole della Sardegna e della Sicilia, e rivendica per sé la Corsica. La casa d'Aragona occuperà anche il trono napoletano, annesso definitivamente dal Gran Capitano, già al tempo di Ferdinando "il Cattolico".
Il Portogallo e poi la Castiglia, una volta terminata la “loro riconquista” si lanceranno anche verso le coste nordafricane, per controllare lo stretto e i flussi dei pirati nel Mediterraneo. In questo modo la Spagna “chiude” a sé e al cristianesimo il Mediterraneo occidentale, mentre quello orientale sarà governato dai turchi. Limite che verrà definitivamente segnato dopo la vittoria cristiana nell'Assedio di Malta e nella Battaglia di Lepanto.
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